Numenio di Apamea

Per quanto riguarda la struttura gerarchica della divinità, ne abbiamo un’espressione abbastanza articolata nel trattato Sul bene di Numenio di Apamea, dove egli distingue tra un primo dio e un secondo dio, caratterizzato da due momenti, uno stabile dove pensa a se stesso e agli intelligibili e uno in moto dove pensa al mondo, questi due momenti si possono facilmente identificare con l’intelletto e l’anima del mondo.

Interessante è anche il fatto che Numenio scriva una storia della filosofia platonica, per recuperarla in seguito alle deviazioni subite con l’Accademia, la quale sin dai primi accademici non era stata capace di conservare l’ortodossia della filosofia platonica, così egli, pur non condividendo l’epicureismo, ravvisava nell’epicureismo una corrente che aveva saputo alla perfezione conservare il sapere del maestro. Si andava così delineando la concezione della tradizione come autorità. Presupposto di questa concezione è che il punto decisivo della filosofia è l’inizio e a questo bisogna mantenersi fedeli.

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