Diodoro Crono ritornò ai paradossi portati da Zenone come dimostrazione dell’impossibilità del movimento. Diodoro sostenne che se un qualcosa si muove, si muove o nel luogo in cui è (quindi non si muove), o nel luogo in cui non è (allora non si sta muovendo), Diodoro pertanto afferma che si può dire soltanto che qualcosa si è mosso poiché la si vede in un luogo diverso rispetto a dove la si vedeva in precedenza.
Di Diodoro è anche conosciuto l’argomento del dominatore, di cui però non siamo in possesso della formulazione originaria, quello che siamo in grado di dire è che secondo Diodoro soltanto di ciò che è o che sarà si può dire che è possibile, quindi necessità e possibilità diventano inscindibili.