Origene nacque verso il 185 ad Alessandria, egli fu fautore di una vita ascetica e interpretando alla lettera un passo evangelico si evirò. Egli scrisse un gran numero di opere. Fu in ambiente cristiano che si effettuò il passaggio dal papiro al codice per quanto riguarda la tecnica libraria. Una straordinaria impresa fu iniziata da Origene allo scopo di ricostituire il testo esatto della Bibbia dei Settanta: essa portò alla redazione degli Esala, un testo scritto in sei colonne parallele che riportavano il testo ebraico della bibbia, la traslitterazione in greco, le versioni greche dell’Aquila, di Simmaco, dei Settanta e di Teodozione così da poter rilevare le lacune o le false lezioni.
Origene ricevette un’educazione cattolica sin da giovane, egli vedeva le filosofie pagane come delle sette che richiedevano ai loro adepti un’adesione totale alla dottrina. Per evitare di rimanere imprigionati Origene afferma che bisogna prima leggere tutti i filosofi senza concedere o negare il proprio assenso, questa operazione infatti diventa fattibile nel momento in cui con la rivelazione si acquisisce un criterio di verità che permette di distinguere all’interno delle filosofie pagane le verità parziali.
Punto di forza del cristianesimo rispetto alle altre dottrine è appunto il fatto che si rivolge agli uomini di tutti i ceti sociali, anche se Origene non esita ad ammettere che la fede razionale è più forte di quella semplice, che può essere dettata anche dal timore piuttosto che dalla vera fede nella rivelazione, inoltre questa seconda fede non si pone come obbiettivo quello di spiegarsi i misteri divini.
Così come nell’uomo sono presenti il corpo, l’anima e lo spirito, egli ravvisa nelle Scritture, oltre al significato letterale, un significato morale e uno allegorico-mistico.
La conoscenza che noi abbiamo di Dio è mediata, infatti lo conosciamo tramite il Logos, suo figlio, il quale conosce il padre ed è fonte di conoscenza per tutti gli altri uomini. Dal Logos deriva lo Spirito Santo e tutto acquisisce il soffio vitale.
Secondo Origene la potenza di Dio non è illimitata, Dio pertanto crea tanta materia quanta ne riesce ad organizzare con le sue capacità, inoltre la creazione è continua: questo contrasta con quanto scritto nelle Scritture e valse ad Origene l’accusa di eresia. Secondo Origene il mondo attuale è frutto di mondi precedenti e sua volta sarà causa di un mondo successivo, entro questo processo eterno si è sviluppata la storia delle anime, che in principio erano state create come intelletti puri, poi, in seguito al “raffreddamento” (giocando sulla somiglianza tra psychè, anima, e psycòo, raffreddare) dell’amore per Dio, quet’ultimo le ha fatte diventare anime. Le anime conservano la partecipazione al libero arbitrio, grazie al quale possono decidere se continuare a peccare o tornare alla situazione originale, così anche i demoni, per quanto degradati, mantengono al loro interno questo principio, quindi per tutti vi è possibilità di redenzione, la bontà di Dio infatti non può decidere per qualcuno la dannazione eterna.