Aristippo di Cirene

Aristippo di Cirene si oppone nettamente ad Antistene e all’insegnamento cinico. Il suo insegnamento fu proseguito dalla figlia, una delle poche donne filosofo dell’antichità. Aristippo partendo dalla concezione socratica della forza attrattiva esercitata dal bene, trae la conclusione, opposta e complementare, che tutto ciò che attrae è bene. La filosofia cirenaica si presenta così coma una forma di edonismo, estremo rispetto a quello che poi proporrà Epicuro, infatti il piacere è il fine che l’uomo deve perseguire, l’uomo deve adagiarsi nelle comodità senza tuttavia rendersene schiavo.

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