Anassimene visse anch’egli a Mileto nella seconda metà del VI secolo. Anassimene, possiamo dire, compie un leggero passo indietro dal punto di vista della speculazione filosofica, infatti dopo il notevole passo avanti fatto da Anassimandro, lui torna a Talete, ovvero nel riconoscere come principio unico di tutte le cose un qualcosa di già determinato: l’aria. Per spiegare come l’aria possa assumere le diverse forme, egli introduce, sulla base dell’osservazione di fenomeni naturali quali l’evaporazione, i concetti di condensazione e rarefazione.