Trasimaco

Quello che sappiamo di lui lo leggiamo nella Repubblica di Platone, dove Trasimaco parla con Socrate a proposito della giustizia.

Trasimaco afferma che la giustizia altro non è che l’utile del più forte, infatti l’uomo chiama giustizia il seguire le leggi e ingiustizia il non seguirle, accade così che i giusti hanno sempre la peggio, mentre gli ingiusti se riescono a non farsi scoprire saranno felici, questo poiché le leggi sono fatte dai governanti con l’unico scopo di preservare il loro governo e il loro utile. Trasimaco non sta dichiarando giusta e migliore l’ingiustizia, ma in lui non vi è alcuna prospettiva ottimista nei confronti della giustizia, a differenza di Ippia o di Antifonte, ad esempio, che parlano di una giustizia naturale, lui si limita soltanto ad osservare a cosa si riduce la giustizia nelle città, determinando così la sconvenienza nel seguire la giustizia.

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